VIAREGGIO. “Il sindaco Betti, che anche ieri non è venuto in Commissione Porto malgrado avessi richiesto la sua presenza – del resto, assente, come ha fatto anche in Commissione Ambiente quando abbiamo discusso la vendita della Passeggiata e come fa sempre visto che non c’è mai -, deve consegnare a tutti i consiglieri comunali la copia di tutti i documenti riguardanti il rapporto con gli intermediari del fondo di investimento arabo per la vendita del porto di Viareggio, ivi compreso ogni e qualsiasi carteggio intercorso fra lui e il presidente della Versilia Centro Congressi e con lo stesso Giovanni Acampora cui fa riferimento lo stesso Riccardo Cima affermando che è stato il sindaco a scrivere a tale personaggio”. Lo afferma Massimiliano Baldini, capogruppo consiliare del Movimento dei Cittadini.

“Quando si discute di beni pubblici e a farlo sono soggetti che ricoprono incarichi pubblici, a maggior ragione un sindaco quando parla dei beni della sua città, non esistono email private. L’ho già detto ieri, durante la Commissione Porto, all’assessore Giannerini, se i documenti non ci verranno forniti spontaneamente, utilizzeremo tutti gli strumenti legali a disposizione, anche in via di urgenza, per garantire i nostri diritti di rappresentanti della città e per far sapere ai viareggini come la Giunta Betti amministra il Comune. Si tratta di una vicenda, come raccontata ieri in Commissione, che non mi è piaciuta per nulla e che non ho compreso fino in fondo.

“Non si capisce per quale motivo – se è vero come ha detto Giannerini che l’informativa/trattativa fu richiesto dagli arabi – l’incontro sia avvenuto in un hotel di Firenze invece che nella sua sede istituzionale naturale, cioè il Comune di Viareggio.

“Parimenti, se la lettera scritta dal sindaco ad Acampora, a cui fa riferimento pubblico Cima, sarà confermata, il primo cittadino dovrà chiarire cosa intendeva dire quando scrive di voler ‘assicurare la fattibilità in tempi rapidi’. Come fa un sindaco, se ho capito bene, a dichiarare di garantire tempi rapidi ad un interlocutore interessato ad acquisire beni pubblici quando ci sono le procedure e le gare da rispettare che devono valere, nei tempi, nei modi e nelle regole, per qualsiasi cittadino?

“Si tratta di aspetti centrali nella gestione della cosa pubblica e sui quali il consiglio comunale non può rimanere all’oscuro o nel dubbio di come l’amministrazione abbia agito.

“Qualcuno dirà: Massimiliano Baldini è malfidato. In un Comune dove l’ex presidente del consiglio Romanini, oggi promosso a vicesindaco della città, in prossimità del voto sugli equilibri di bilancio, ha omesso di consegnare ai consiglieri comunali documentazione proveniente dal ragioniere capo e inerente lo stato dei conti dell’ente e, ‘sgamata’, non si dimette – nemmeno il sindaco, se è per questo, e il suo partito la solleva – continuando a comportarsi come se nulla fosse, mi pare sia lecito stare in campana”.

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